Didattica e legalità: l’antimafia insegnata agli studenti

Mercoledì 27 novembre si è svolta, presso la sede dell’Assemblea Legislativa Regionale, la giornata di formazione dal titolo “Metodologie e buone pratiche per la didattica della legalità”, organizzata nell’ambito di conCittadini, il progetto di partecipazione rivolto a scuole ed Enti locali promosso dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Partendo dal tema centrale della lotta alla mafia, gli interventi dei relatori hanno riguardato, in particolare, la necessità di lavorare con i giovani delle scuole superiori per aumentare la loro consapevolezza e fornire strumenti per affrontare il fenomeno mafioso.

Coordinatore e primo relatore di giornata è stato Alessandro Gallo, fondatore dell’ associazione culturale Caracò, nonchè ideatore del laboratorio “Il viaggio legale: dall’Emilia alla Romagna”, che ha caratterizzato l’intera giornata di formazione. Questo progetto è nato con lo scopo di raccontare ai partecipanti, ovvero gli studenti dell’ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno, il radicamento delle mafie in questa regione. Gallo ha spiegato le modalità del laboratorio, che consistono nell’individuazione di un fatto di cronaca legato alla mafia, la sua successiva elaborazione attraverso testi e dossier fino alla sua rappresentazione teatrale da parte degli studenti.

Successivamente è intervenuta Giulia di Girolamo, esperta antimafia, che ha parlato dell’importanza, all’interno del laboratorio, della collaborazione con varie associazioni dell’Emilia-Romagna, che ha permesso un completo monitoraggio del territorio e la raccolta di dossier sulle infiltrazioni delle mafie che sono stati compresi e rielaborati dai partecipanti. Il terzo intervento è stato curato da Alessandro Pecoraro, giornalista ed esperto di comunicazione, che ha illustrato l’importanza del giornalismo di inchiesta e il suo possibile uso come strumento di conoscenza delle mafie, lontano dalle forme stereotipate troppo spesso utilizzate anche dai media. Di conseguenza, ha dimostrato la necessità di utilizzare il linguaggio e gli strumenti del web perché più vicini ai ragazzi.

A prendere la parola è stato poi Salvo Ognibene, blogger e curatore del sito Dieciventicinque, il quale ha parlato di come il radicamento delle mafie nella Regione Emilia-Romagna abbia creato una situazione che non può essere sottovalutata dalla società civile. A proposito di questo, Ognibene ha fornito alcuni dati preoccupanti, come, ad esempio, il fatto che nell’ultimo anno si siano verificati in questa regione ben 9 incendi intimidatori.

L’ultimo intervento è stato realizzato da Maria Cristina Sarò, autrice e regista teatrale, la quale ha curato la costruzione e la messa in scena dello spettacolo teatrale realizzato dagli studenti, e ha esposto l’importanza centrale del teatro come strumento di formazione e consapevolezza sui temi trattati. Infine, a chiudere la giornata sono stati proprio alcuni dei ragazzi che hanno partecipato al laboratorio, che hanno presentato con delle letture alcuni dei loro lavori.

Jacopo Fiaschi, studente Compass

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