Culturit: il Network dei giovani imprenditori per la Cultura. Intervista a Erica&Erika

La scorsa settimana ho avuto il piacere di intervistare due membri di Culturit Bologna: Erica Gasperotti, studentessa di Direzione Aziendale e responsabile dell’area comunicazione ed Erika Novellini studentessa di language, society and communication e responsabile dell’area progetti.

Facebook: Culturit Bologna

Cos’è Cultuit?

Erica: “Culturit è un network di associazioni no profit che si occupa di consulenza imprenditoriale su progetti culturali. In sostanza, andiamo ad applicare dei metodi economici ed imprenditoriali a dei progetti di stampo culturale a 360 gradi dall’arte, al cinema, alla riqualificazione urbana, al cibo, ecc. C’è un Culturit nazionale che coordina varie locali presenti in molte città universitarie perché la nostra associazione nasce proprio come ponte tra il mondo universitario e quello lavorativo. Inoltre ogni culturit locale ha varie aree per far funzionare l’associazione. Per tutti i membri è una vera e propria “palestra” formativa, per poter mettere in pratica ciò che impariamo durante il nostro percorso accademico ed acquisire nuove competenze trasversali, interpersonali.”

Dai vostri racconti mi sembra di capire che il vero cuore di Culturit sono i progetti. Raccontatemi un po’ di questo aspetto, quali e quanti progetti avete all’attivo ora?

Erika: “Si, come diceva Erica ogni Culturit locale è divisa in varie aree, ogni membro fa parte di un area e quindi di un progetto. Negli anni abbiamo avviato molti progetti con anche enti importanti di Bologna. Al momento all’attivo ne abbiamo 5 e collaboriamo con vari enti e realtà di Bologna: 

  1. Teatro Comunale di Bologna: analisi di percezione del teatro da parte della comunità.
  2. Orchestra Senza Spine, che fa una stagione di spettacoli tra il teatro Duse e il teatro Manzoni, per la quale stiamo facendo un’analisi di pubblico degli spettacoli e delle proposte per migliorare la stagione e per ampliare il pubblico. 
  3. Mambo: è un progetto in partenza e sarà un’analisi di pubblico attraverso questionari e altri metodi innovativi. 
  4. Centro Luigi Pecci di Prato, un centro di arte contemporanea, per il quale stiamo facendo una audience development incentrato sugli studenti delle università americane. 
  5. Teatro Plautino: ricerca di possibili canali di vendita per un fumetto che loro stanno per pubblicare sulla vita e opere di Plauto.

Per ogni progetto siamo noi a guidare e coordinare il tutto, appoggiandoci a volte a professori o esperti del settore per avere consigli e pareri. Abbiamo comunque standardizzato i tipi di progetti che facciamo e sono: flussi turistici, monitoraggio dell’audience, business plan, piano comunicazione, audience development e ricerche di marketing.”

Facebook: Culturit Bologna

Qual è stato un progetto che vi è piaciuto particolarmente?

Erica: “L’anno scorso abbiamo realizzato il Bilancio Partecipativo, un progetto di riqualificazione urbana dell’area Santo Stefano, prendendo piazza puntoni come punto critico realizzando dopo 5 mesi di lavoro varie idee che sono poi andate ai voti dei cittadini per quale realizzarle. Come Culturit abbiamo potuto dimostrare che la cultura va oltre l’arte ed è stata una ottima possibilità di entrare in contatto con la pubblica amministrazione e confrontarci su temi reali e veri.

Erika: “Il progetto che mi è piaciuto di più è stato sicuramente U-Lab, un bando dove dovevamo presentare un progetto per mettere in relazione il territorio con chi ci vive. Noi ci siamo concentrati sul teatro comunale essendo uno dei luoghi più vicini a noi in quanto studenti e abbiamo sviluppato un audience development dove con una serie di incontri e workshop abbiamo cercato di avvicinare i giovani all’opera.”

Facebook: Culturit Bologna

Come si può entrare a far parte di Culturit?

Erica: “Chiunque ci può contattare tramite Facebook o via mail, basta che sia uno studente universitario. Culturit molto spesso viene confuso come una associazione culturale, probabilmente per via del nome, ma proprio perché siamo una associazione che si occupa di imprenditorialità culturale saremo presenti anche sabato 18 maggio 2019 con uno stand allo StartUp Day dell’Unibo. Le selezioni per entrare a far parte di Culturit vengono fatte circa due volte all’anno, ma non è una cosa fissa, poiché le selezioni si aprono solo quando siamo sicuri che ci sia del lavoro da fare. Infatti all’interno di Culturit siamo tutti membri attivi. Le selezioni si svolgono tramite curriculum e con un colloquio motivazionale, in ogni caso poi ci sono 2 mesi di prova per capire se è ciò che fa per te.”

L’ultima domanda e poi vi lascio andare, perchè avete deciso di entrare a far parte di questo network? 

Erica: “Mi piace molto la struttura, perchè io ad esempio come responsabile della comunicazione di Culturit Bologna devo comunque rispondere a Culturit nazionale che coordina ogni attività. Io sto facendo economia aziendale e questa associazione mi ha dato la possibilità di applicare gli strumenti ho sempre studiato in un ambito nuovo e utile. Riuscendo a vedere sul territorio l’impatto che si può avere. E un altro aspetto non banale è il network, perchè si conoscono tutta una serie di enti e di persone che ti aprono anche delle possibilità personali. Io ad esempio grazie a Culturit ho trovato il mio tirocinio.”

Erika: “Mi sono subito informata quando ho sentito parlare di Culturit perché era comunque un modo per iniziare a fare qualcosa e per imparare molto sia dal punto di vista formativo che da quello personale, perchè essendo tutti membri attivi bisogna prendersi le proprie responsabilità e rimboccarsi le maniche portare a termine i progetti.”

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